Il tempo materiale di Giorgio Vasta
Vasta si impegna in un’opera ambiziosa: oltre trecento pagine per raccontare un anno, il 1978, lungo il quale si svolge l’inquietante vicenda di un ragazzino di appena undici anni e dei suoi compagni di classe, in una Palermo insolita, silenziosa, appartata. L’autore scrive intere pagine piene di sensazioni, emozioni, passioni che vengono descritte con parole, costruzioni sintattiche, scelte lessicali assolutamente sorprendenti.